Al naso mediterraneo con note di cedro e dattero e un’ aromaticità penetrante e suadente, segue una bocca morbida e profonda, con un attacco salino e un finale in crescita, declinazione naturale di un viognier in purezza.
Vino nato da un’improvvisa intuizione (è stato assaggiando l’uva in vendemmia e trovandone straordinaria la ricchezza aromatica che ho deciso di vinificare questo Viognier in purezza), il Giovin Re conferma anno dopo anno il suo valore. Il mosto fermenta per metà in barriques riasciate e per metà in cemento dove sosta fino a Marzo prima di essere imbottigliato senza alcuna chiarifica. In vendita dopo altri 12 mesi, raggiunge la piena espressione nei due anni seguenti. Si esalta accompagnando piatti di forte personalità, sapidi e speziati.
Sangiovese e Syrah sprigionano note di frutta e erba fresca mettendo in luce uno spettro sensoriale mirabolante. La bocca addenta un tannino profondo e pungente e in una lunghezza straordinaria.
Marianova nasce come prima esperienza della seconda generazione Satta, un blend in parti uguali delle migliori uve di Syrah e Sangiovese. Nel vigneto Vignanova raccolgo le uve che più hanno segnato la mia esperienza bolgherese, assemblando un taglio inedito per questa zona: Marianova è il primo Bolgheri Superiore che non presenta alcuna uva bordolese nel blend. Tramite Syrah e Sangiovese si vuole esprimere tutta la lucentezza e armonia di questo luogo mediterraneo, che sa dare vini di profondità e complessità molto rare evitando di appoggiarsi su concentrazione e stratificazione.
Al naso troviamo le note classiche di Bolgheri con sentori di frutta scura, cassis, e grafite che donano al buchè complessità e agilità. La bocca ha un ingresso poderoso, profondo con un tannino graffiante. La bocca recupera freschezza e sapidità nel finale, rendendo il sorso piacevole e duraturo.
Nel ‘91 ho impiantato il primo vigneto con Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Syrah, con lo scopo di assecondare sia l’affermata grande espressione dei vitigni bordolesi a Bolgheri, sia la capacità di eleganza tutta toscana del Sangiovese sia la complessità tutta mediterranea del Syrah.Dal 2012 ho deciso di fregiare questo vino con la menzione Superiore perché dopo quasi 20 vendemmie di questa etichetta sono pienamente consapevole che la prima intuizione di uvaggio bene rappresenta la denominazione di Bolgheri.
La prima vendemmia di Michele Satta risale al 1974. Dopo 42 anni ancora oggi Michele continua a stupirsi della generosità della terra, a entusiasmarsi per ogni stagione di vendemmia, a sperimentare nuovi apporti con la vigna "biodinamica" e on la cantina, instancabile nella ricerca di nuovi blend e nel perfezionamento delle etichette già note nel panorama nazionale e internazionale. Una visita alla tenuta Michele Satta è un viaggio nella storia della tradizione enologica di Costa Toscana e dei coraggiosi vigneron che hanno lavorato una terra di fronte al mare, Bolgheri, diventata oggi uno dei principali brand vitivinicoli internazionali.