Di colore rubino con riflessi granato. Olfatto di grande ricchezza aromatica, intenso e potente nelle note di frutti di bosco, amarene e macchia mediterranea, con intrigati cenni di menta, rosmarino, pepe e tabacco. Assaggio sontuoso, di corpo ed eleganza, struttura e potenza. I tannini vellutati chiudono una trama fresca e aristocratica, di sapore e persistenza balsamica.
Simbolo stesso del progetto, tanto da portarne il nome, Petra racconta storie antiche con parole nuove. Le uve, cabernet sauvignon in prevalenza e merlot, sono raccolte su suoli calcarei dal giusto equilibrio tra argilla e scheletro. Terreni vocati adatti alle varietà allevate ma soprattutto capaci di far emergere i propri tratti distintivi.
Vicino all’antico borgo di Suvereto, terra delle suvere, maestose querce che producono il sughero, sulle colline ferrose della Val di Cornia e con lo sguardo sul Mar Tirreno. È qui, nella spettacolare natura della Maremma, che nasce la magia di Petra. Una sorta di valle incantata dove la macchia mediterranea divide la scena con gli olivi e le vigne. L’uva, anticamente coltivata da Greci ed Etruschi, era quasi dimenticata. Ci sono voluti l’intuito, la pazienza e il coraggio tipicamente femminili di Francesca Moretti per intessere tutte le storie di successo e far rinascere una grande famiglia di vini che attinge varietà e ricchezza da queste origini.