Oro antico. Al naso rivela intriganti sensazioni di miele di castagno e amaretto, burro, caffè e cotognata, sentori marini e note smaltate. Articolato al gusto, moderatamente dolce e fresco, quasi liquoroso, chiude con persistenza di mandorla amara.
È l’anno che segnò l’ultima vinificazione della Silvio Carta, nella sede storica di via Dante a Baratili San Pietro. Ma anche l’anno dell’ultima vendemmia svolta in tre momenti. Il primo raccolto, dedicato alle uve più mature e sane. Il secondo, trascorsi 10\15 giorni dal primo, riservato ai grappoli più zuccherini, rinvigoriti da una vite alleggerita, quindi, naturalmente più prodiga. Infine, il terzo ed ultimo raccolto delle uve destinate alla produzione del vino di San Martino, quello più leggero e di pronta beva. Questa la consuetudine per la vendemmia delle uve Vernaccia, sino ad allora. Era il 1968.
Oro antico. Al naso rivela intriganti sensazioni di miele di castagno e amaretto, burro, caffè e cotognata, macchia marina e note smaltate. Articolato al gusto, moderatamente dolce e fresco, quasi liquoroso, chiude con persistenza di mandorla amara.
Quando si parla di vernaccia di Oristano non si può non parlare di Silvio Carta. Ancorata alla tradizione della Vernaccia di Oristano, la Silvio Carta può definirsi, a tutti gli effetti, una delle più prestigiose aziende vinicole della Sardegna. Dai primi anni Cinquanta ad oggi, la scelta di questa cantina è stata incentrata, principalmente, alla valorizzazione di questo vino, il più antico di questa area della Sardegna, dalle presunte virtù curative e dall’origine incerta.
Rosso porpora intenso. Spazia, con grande grinta, dalle note intense di frutta rossa, allo speziato, allargandosi fino al muschio. Fin dal primo sorso rivela un corpo notevole: sapido, di grande struttura, è ugualmente fresco e agile.
Cagnulari, ma anche Cagnolari Nero, Cagnonale, Cagliunari: tanti nomi per un vitigno da sempre presente in Sardegna e che oggi insiste in particolar modo nella zona del Sassarese, decorando con i suoi grappoli scuri i terreni di Usini, Ossi, Tissi, Uri, Ittiri, Sorso, Torralba ed Alghero. Il Cagnulari Isola dei Nuraghi Rosso Igt delle Distillerie Silvio Carta è vinificato in purezza, regalando nel calice tutte le caratteristiche di questo vitigno.
All’inizio degli anni ‘50 SILVIO CARTA fonda l’omonima azienda e dà inizio alla propria attività con la vinificazione e l’affinamento della VERNACCIA, vino di nobile tradizione che costituisce un’autentica gloria dell’enologia sarda, conquistando in pochi anni una posizione leader in Sardegna. Col tempo, al fondatore si affianca il figlio Elio ed a metà degli anni ’80 viene inaugurata la produzione di distillati e liquori tradizionali di grande qualità. Negli anni successivi, tradizione ed innovazione viaggiano di pari passo, all’insegna della qualità e della naturalità, ma con un occhio attento al mercato. Un percorso che culmina ai giorni nostri con l’inaugurazione di un nuovo stabilimento modernissimo che si può definire "100% GREEN ".