Ha colore rosso rubino più o meno intenso, tendente all’aranciato con l’invecchiamento. Al naso è gradevole, mentre al palato il suo sapore è secco, sapido e caratteristico.
"Stappare una bottiglia di Su Mère è come intraprendere un viaggio che non sappiamo dove potrebbe portarci. Perché in questo Cannonau Riserva 2015 c'è moltissima Sardegna, ma c'è anche tanto Gioacchino, i suoi valori, il lavoro duro, la sua famiglia, prima di tutto suo padre Pietrino, grazie al quale è nato UnMarediVino. E dopo un paio di bicchieri, grazie al generoso tasso alcolico peraltro armoniosamente inglobato nel vino, si rimescolano anche i nostri ricordi. Perché diciamoci la verità, certi valori appartengono a tutti."
Rosso dei Colli del Limbara IGT in bocca è rotondo nonostante si percepiscano delicati tannini che supportano la struttura importante del prodotto.
La vendemmia è eseguita manualmente nel periodo che va dai primi di settembre alla prima metà di ottobre. Dopo essere state pigiate, le uve fermentano in serbatoi d’acciaio inox a temperature controllate. Dopo circa 16 giorni si procede con lo svinatura con una pressatura soffice. Il vino viene quindi lasciato a contatto con le sue fecce per 18 mesi in botti di rovere di Allier a grana fine e tostatura media di primo passaggio. Vengono ripetute le operazioni di batonage in barrique per favorire la fermentazione malolattica. Il vino riposa, a temperatura controllata, per altri sei mesi, in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Rosso dei Colli del Limbara IGT dal gusto caldo, intenso, richiama la frutta rossa e ha un finale aromatico lungo con sentori di mirto e una leggera liquirizia.
La vendemmia è eseguita manualmente e inizia a settembre. L’uva viene raccolta, pressata dolcemente per preservare fragranza e aromi e viene fermentata in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino viene lasciato a contatto con le sue fecce fini per diversi mesi prima di essere imbottigliato. Tutte le uve rosse sono vinificate separatamente e assemblate a maggio.
Questa storia inizia con la “G” come Gioacchino, classe 1881 e grande amore per la terra di Berchidda (provincia di Olbia Tempio) dove il patriarca della famiglia Sini è nato e vissuto. E’ stato Gioacchino che, insieme ai figli Pietrino e Pasqualino, nel 1949, ha voluto piantare il primo vigneto di famiglia. Poche aree sarde, d’altra parte, hanno la forte vocazione di quel paesino a metà tra il Monte Acuto e il mare di Gallura per produrre vini di qualità. La più grande soddisfazione, per i singoli produttori, era e ancora è, poter confrontare i profumi e il sapore del proprio vino con quelli prodotti dal vicino. Una simpatica, bonaria gara che spingeva ciascun viticoltore a fare sempre meglio.