colore: rosso rubino granato con brillanti rifessi profumo: ampio, di grande carattere con note di frutti maturi, menta, eucalipto, genziana e spezie fnissime gusto: al palato ricco in struttura con una trama ftta di tannini fni, spicca in eleganza ed armonia che contraddistinguono questo cru di Barolo veramente unico.
L’annata 2015 è stata caratterizzata da condizioni climatiche ideali che hanno permesso la perfetta maturazione delle uve. Per quanto riguarda i nebbioli da Barolo le piogge di agosto, seguite da un settembre molto soleggiato e caratterizzato da una buona escursione termica tra notte e giorno, hanno permesso una lenta ed ideale maturazione dell’uva giungendo ad una raccolta nei tempi classici. I Barolo di questo millesimo si presentano di notevole struttura caratterizzati da una spiccata ricchezza ed eleganza olfattiva con note di frutti e spezie dolci, mentre al gusto si contraddistinguono per la struttura ,lunghezza gustativa e la setosità dei tannini.
colore: giallo paglierino brillante profumo: floreale, aromi tipici del moscato, con note di pesca ed albicocca gusto: cremoso, fragrante, con una piacevole bollicina fine ed una particolare freschezza sul finale che lascia la bocca piacevolmente pulita.
Dalla prima decade di luglio è proseguito una lunga estate asciutta e con temperature massime nella norma ed un lungo autunno con buona escursione termica e non piovoso. Ne è scaturita una vendemmia con i tempi di raccolta classici tardivi come avveniva un tempo, dalla scarsa quantità ma contrassegnata da grande qualità. In particolare la vendemmia del Moscato d’Asti Nivole è avvenuta dal 10 al 14 settembre ed il vino si è presentato sin da subito ricco e variegato negli aromi e armonico, cremoso, lungo e persistente al gusto.
Guidato dalla volontà di “far vivere i vigneti” nel 2011 Michele Chiarlo da vita a Palás Cerequio, il primo Relais interamente dedicato al Barolo, ubicato nel cuore dell’omonimo cru. La Tenuta La Court e il Relais Palás Cerequio si trovano all’interno delle zone che compongono il cinquantesimo sito Unesco d’Italia: I paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2014. Le pratiche agricole seguono un approccio integrato e sostenibile e l’intera filiera produttiva è monitorata al fine di ridurre l’impatto ambientale.